Il segreto dietro Nadia Grace e i 420 contatti in 24 ore (con il 10% che ha comprato)?

Se ti dicessi che abbiamo messo online nadiagrace.com e, senza un euro di advertising, ha raccolto 420 contatti in meno di 24 ore… e che il 10% di questi ha acquistato una masterclass, cosa penseresti?

– “Wow, che sito incredibile!”
– “Deve esserci stato un funnel da manuale!”
– “Forse hanno hackerato l’algoritmo di Instagram?”

No.
Nessun trucco. Nessuna magia da marketer.

La verità è semplice (e un po’ scomoda per chi spera che sia tutto merito del design, del copy o dell’ads manager):

Non è (solo) merito nostro.

Chi è Nadia Grace?

(E perché la sua community compra senza farsi pregare)

Nadia Grace non è una “creatrice di contenuti”.
Non è una coach alla moda, né un’esperta di crescita personale con frasi motivazionali pronte all’uso.

È una guida.
Una sciamana contemporanea.
Una donna che ha scelto la strada meno battuta: quella della verità interiore.

Ha fondato la Grace Academy, una scuola di trasmissione orale a indirizzo sciamanico, in cui accompagna le persone attraverso percorsi trasformativi.
Il suo lavoro fonde pratiche spirituali, approccio ancestrale e consapevolezza scientifica.

Ha studiato floriterapia, si è immersa nella fisica quantistica, ha integrato le costellazioni familiari, i linguaggi dell’anima, la lettura dei campi morfici.
Ma soprattutto, ha vissuto.

Sin da bambina percepisce i mondi invisibili.
I fili sottili che legano corpo, anima e terra.
La voce che non si sente, ma guida.

Oggi, Nadia tiene cerchi, seminari, esperienze profonde di connessione e guarigione.
E chi la segue, non cerca una strategia di crescita personale.

Cerca una via di ritorno a sé.

Ecco perché, quando ha detto semplicemente:

“È online il nuovo sito”,
non c’è stato bisogno di spiegare.
I suoi follower più affezionati si sono letteralmente catapultati a lasciare i propri dati.

“Dammi una folla affamata”

Gary Halbert, uno dei più acuti copywriter del secolo scorso, lo diceva con brutale chiarezza:

“Se potessi avere un solo vantaggio competitivo,
non sceglierei il panino più buono, né il prezzo più basso, né il packaging migliore.
Sceglierei… una folla affamata.”

Ecco cosa aveva Nadia.
Una community vera, connessa, affamata.
Di trasformazione, di senso, di autenticità.

E quando è arrivato il momento del lancio?

Boom.
420 lead in 24 ore.
10% di conversione.
Zero ads. Zero stress.

E il sito?

Pulito.
Essenziale.
Caldo.
Coerente.

nadiagrace.com non è un sito che “spinge”.
È uno spazio che accoglie.

Ogni dettaglio — dai colori alle parole, fino alla navigazione — è stato pensato per restituire il sentire di Nadia:

un ascolto profondo, un invito gentile, uno spazio protetto.

La struttura è snella, ma completa:
form d’iscrizione intuitivo, pagine di approfondimento chiare, sezione eventi e masterclass accessibili in pochi click.

Sotto la superficie, il sito dialoga con un sistema CRM integrato che gestisce in modo fluido le richieste, le iscrizioni e la vendita dei biglietti per i prossimi eventi.
Tutto è connesso, automatizzato, calibrato.
Ma niente di tutto questo “si vede”.
Ed è proprio questo il punto:

non distrae, non forza, non finge.

Parla il linguaggio di chi lo visita.
E lo fa con autenticità.

Non deve convincere.

Perché chi arriva lì, è già pronto.

Un form “troppo lungo”? Forse sì. Ma anche qui, funziona.

Se lavori nel digital marketing, te lo avranno detto almeno una volta:

“Un form deve essere breve, essenziale, frizionale il meno possibile.”

Bene, dimentica tutto questo per un attimo.

Su nadiagrace.com, il form di iscrizione alla newsletter è lungo, molto più della media.
Chiede:

• Nome
• Cognome
• Data di nascita
• Email
• Sesso
• Città e paese di residenza
• Consenso informato con testo esteso

Un esperto UX avrebbe storto il naso. Un CRO specialist avrebbe suggerito subito l’A/B test con metà campi in meno.
E invece?

420 iscrizioni in 24 ore. Con quel form.

Perché?

Perché quando il messaggio è forte, quando il brand è autentico, quando la community si fida…

anche una “frizione” diventa un rito di passaggio.

Chi si iscrive non lo fa distrattamente, lo fa con intenzione.
Compila tutto perché sente che ne vale la pena.
Perché vuole far parte del “cerchio interiore” come scritto nel titolo del form, non solo ricevere una newsletter qualsiasi.

Ancora una volta:

quando c’è fame, anche le regole UX possono piegarsi alla relazione.

La vera lezione per chi crea, lancia, vende

In un mondo ossessionato da “funnel high-converting”, “hook killer”, “tripwire irresistibili”…
questa storia ci ricorda una verità che non passa mai di moda:

Prima costruisci la relazione, poi costruisci la strategia.

Perché puoi avere:

• il sito più bello del mondo,
• la sequenza email più brillante,
• il copy che spacca…

Ma se parli a un pubblico che non ha fame,
non venderai nemmeno un cracker.

E a scanso di equivoci, lo diciamo chiaramente:

Se fossimo stati dei fuffaguru, probabilmente ci saremmo messi in posa con le metriche,
avremmo fatto screenshot e ci saremmo presi tutto il merito di questo risultato.
Ma non lo faremo. Perché sarebbe una bugia.

Siamo onesti: il merito è di anni di lavoro invisibile, non di un singolo lancio.

Abbiamo scelto di raccontare questo caso non per autocelebrarci,
ma perché è una dimostrazione concreta di un principio che vale più di mille strategie:

✨ Quando hai una community affamata, il marketing diventa semplice.

E ora?

Hai già una folla affamata pronta ad acquistare i tuoi servizi?
Ti manca solo l’infrastruttura giusta per partire, vendere e scalare in modo coerente con ciò che sei?

👉 Parliamone.
Prenota una call e capiamo insieme come far accadere ciò che è già maturo per accadere.

NON hai ancora una community, ma senti che è tempo di iniziare a costruirla?
Hai bisogno degli strumenti giusti, del supporto e della strategia per farlo con tempo, visione e pazienza?

👉 Possiamo affiancarti.
Prenota una call e iniziamo a seminare.

🕒 AGGIORNAMENTO: Mentre scrivevamo l’articolo e perdevamo tempo a fare cose tipo lavorare gli iscritti sono diventati 470 e 53 Iscrizioni alla masterclass a pagamento.